mercoledì, ottobre 26, 2005

i Visage ci fanno una pugnetta...


Ci risiamo, gli anni '80 continuano ad imperversare e il New Dandy di turno non perde l'attimo per sfoggiare il suo nuovo taglio. Hair stylist a parte, questo esemplare è un manifesto del glam targato Human League, è il fratello del bassista dei Floc of Seagulls, è la sorella del fidanzato del cantante dei Lotus Eaters. A lui i Visage...gli fanno una pugnetta!

lunedì, ottobre 24, 2005

DR. DULITTOL. IL MAIALE CINGHIALATO.

Da sempre vicino alle tematiche ambientaliste e ispirato dalle crociate degli Indifferents (v. “Abbasso i depuratori EP” 1989, Raf Trade), Torcicollo vi svelerà con questa rubrica i segreti del mondo animale.
E’ dei nostri giorni l’allarmismo diffuso rispetto all’ingegneria genetica, spesso fondato su argomenti più vicini all’atavismo che alla scienza (v. Beppe Grillo “Ecco a voi il Cinghiale Cangurato” www.greenplanet.net/Articolo11423.html).
L’allarme non può che essere ridimensionato perché è sempre Madre Natura a fare da sé i propri scherzetti come il protagonista della nostra prima puntata (al limite, chiede un aiutino).
Il Maiale Cinghialato, che ha una vaga somiglianza con Bobby Solo per via del differente spessore delle setole del suo pelame e pesa circa tre quintali in età adulta, è un tenero incrocio tra un maiale domestico femmina, più noto come scrofa, e uno o più cinghiali maschi. Le sue carni, universalmente note per il sapore selvatico e la tenerezza, sono molto ricercate dai gourmet.
Si è accertato come nelle zone pedemontane appenniniche, venuti meno gli allevamenti allo stato brado, le giovani scrofe hanno sviluppato un’elevata autonomia come animali domestici al punto di chiedere insistentemente ai propri allevatori con strazianti grugniti e possenti zampate al suolo di essere accompagnate a passeggiare nei boschi circostanti, abitati come noto da cinghiali selvatici, che le stesse cercano di incontrare per liberi scambi di effusioni amorose; ciò è il risultato di un lungo processo di emancipazione della scrofa, tuttora in atto, prodotto dai mutamenti nelle tecniche di allevamento (vedi, sul punto, il fondamentale saggio di Caranna, “La crisi del verro dal ’68 ad oggi”, 2004, Oxford University Press).
La ritrosia e la discrezione del cinghiale maschio, che non ama la presenza umana ed il cui raffinato corteggiamento può durare anche alcuni giorni (se non settimane), hanno reso però pressoché impossibili gli incontri, generando depressione e deperimento nelle giovani scrofe domestiche che rifiutano sdegnose anche il verro domestico, rivolgendo lo sguardo verso il bosco.
Esasperati da tanto dolore, i nostri allevatori biologici hanno allora pensato, per il bene dei propri animali, di condurre, come ormai di abitudine, le scrofe nel bosco, ma di incatenarle per la testa ad un albero robusto e lasciarle lì per alcuni giorni, così che il corteggiamento possa svolgersi senza intoppi ed, anzi, le nostre possano conoscere molti nuovi amici, anche interi branchi a volte, senza sentirsi pressate.
Da questi weekend di passione, nasce oggi il maiale cinghialato.
Il numero di maialetti cinghialati per parto è di 6-8 capi soltanto, ma la carriera riproduttiva delle giovani scrofe è lunga e la resistenza ad avverse condizioni climatiche è notevolmente aumentata, anche rispetto a freddi molto intensi.
Maiale Cinghialato, tutta natura.
Dr. DULITTOL

venerdì, ottobre 21, 2005

THE ULTIMATE NERD NIGHT GUIDE (1)

Breve guida concerti (per eterni nerds o per chi vuole infiltrarsi prima del golpe):
Giovedì 27/10: VIC DU MONTE’S IDIOT PRAYER, Sonic Lab, Pesaro
Lunedì 31/10: THE ZEPHYRS, Sonic Lab, Pesaro
Mercoledì 2/11: CHRIS LEO, Teatro Comunale di Gradara ore 21:30
Venerdì 4/11: ANIMAL COLLECTIVE, Covo Club, Bologna
Sabato 5/11: LANGHORNE SLIM, Covo Club, Bologna
Domenica 6/11: AKRON/FAMILY, Teatro Comunale di Gradara ore 18:30
Sabato 12/11: KAISER CHIEFS, Velvet, Rimini
Venerdì 18/11: SUN DIAL, Sonic Lab, Pesaro
Sabato 19/11: BLACK MOUNTAIN, Covo Club, Bologna
Sabato 19/11: IN THE NURSERY, Velvet, Rimini
Martedì 22/11: BLOC PARTY+SLUTS OF TRUST, Vox Club, Nonantola
Giovedì 24/11: SIGUR ROS, Saschall, Firenze
Giovedì 24/11: MARK EITZEL, Covo Club, Bologna
Sabato 26/11: dEUS, Velvet, Rimini
Venerdì 2/12: THE GO! TEAM, Covo Club, Bologna
Domenica 18/12: FRANZ FERDINAND, Saschall, Firenze
Lunedì 19/12: FRANZ FERDINAND, Land Rover Arena (Paladozza) Bologna
Integrazioni gradite (lo so che domenica c’è Califano alla Festa Tricolore di Roccamonfina, ma tanto lo avete già visto).
Hugs,
Neiljung
(a cui ieri sera i Teenage Fanclub hanno dedicato un brano…)

martedì, ottobre 18, 2005

Vota l'autocrate 3

Insomma anche in fatto di copricapi avete capito da che parte stiamo...sono anni che provano ad offuscarne la stella. Autocrati comunisti e satrapi mediorientali, generali sudamericani ed efferati dittatori asiatici, crudeli tiranni africani e spietati leader balcanici...ma non c'è niente da fare...il migliore, il più versatile è sempre lui! E allora vi proponiamo una carrellata di immagini del nostro mito, il colonnello che ormai è una leggenda, dalle maison parigine alla settimana della moda di Milano...studiato ed imitato in ogni atelier!
Eccolo in stile beduino

E poi in stile afroamericano anni '70, selva di capelli ed immancabili rayban

Abbigliamento tuareg con sapienti abbinamenti di rosa, lilla e bordeaux a più tonalità

















Ed in versione simile ma con una variante: zuccotto bordeaux con occhiali acidi con lenti gialle


In uniforme che rimanda ai colori del deserto












E con dei simpatici occhialetti alla John Lennon

Completo panna e camicia turchese per una strizzata d'occhio a Tony Manero e ai primi Bee Gees











Grande nell'abbigliamento, questa proposta la conosciamo già...l'intervistatrice è in stato confusionale tanto è il fascino che il colonnello sa emanare..., ma immenso nell'arredamento: ammiriamo in silenzio il motivetto della tenda

Ed eccolo infine mentre, con malcelata e giustificatissima aria di superiorità, dispensa i suoi preziosi consigli a due squallidi politici democratici. Niente da dire, c'è un abisso...questi due da lui hanno molto da imparare

Vota l'autocrate 2

Raccogliamo le numerose richieste dei lettori per mostrarvi una nuova serie di proposte. Oggi ci concentriamo sul tema copricapi ed acconciature.

Iniziamo con una proposta un pò seriosa, ma con un tocco di frivolezza: colbaccone e sciarpetta a scacchi per il romeno Nicolae Ceausescu

E restiamo nei balcani per sbirciare il look del croato Franjo Tudjman: cappellone da vigile urbano con gran sfoggio di passamaneria ad ornare un'uniforme degna del barista di love boat

















Un elegante smoking per valorizzare l'acconciatura rockabilly del presidente della repubblica serbo-bosniaca Radovan Karadzic

Andiamo in medioriente per ammirare questo copricapo ricavato con la tenda della cucina per re Fahd dell'Arabia Saudita

Abbinamenti spericolati! Giubbotto con maglione da esistenzialista, occhialoni scuri da golpista sudamericano e tovaglia in testa per il leader dell'Olp Yasser Arafat

Una doppia proposta ci viene dal sanguinario ed imprevedibile Suharto, il tiranno indonesiano. Lo vediamo prima con copricapo tradizionale

E poi con una proposta più attenta alle tendenze più recenti: casacca nera senza bottoni e foulard con motivetti orientali, ideale per i locali estivi più trendy

Ma restiamo nel sud est asiatico per scoprire le più recenti evoluzioni dello stile hippy: ciabattine di plastica e vezzosa sciarpetta a scacchi bianchi e lilla per il terribile Pol Pot

Proseguiamo con un'altra doppia proposta, quella che ci arriva dal segretario del Pcus, il sempre estroso Leonid Breznev. Eccolo con il classico colbacco, ma di un originalissimo colore verde

L'imprevedibile Breznev poi ci propone un più sbarazzino cappello a tesa larga. Lo vediamo insieme ad una vecchia conoscenza dei lettori di vota l'autocrate...lui però merita una pagina tutta per sè

venerdì, ottobre 14, 2005

La gita di Torcicollo! LONDON

Ebbene si, abbiamo deciso, si fa un bel uichendino a Londra. Tipo si parte la mattina del sabato, si arriva a Londra nel primo pomeriggio, giusto il tempo di una doccetta e poi giù di birrette. Una passeggiata a Soho e poi ancora locali notturni e fine serata tra le luci blu e rosse del Fabric, scortati da un taxista pakistano. Ritorno lunedì mattina!
Vai con le adesioni...ecco, l'adesione sul post è come un giuramento, quindi chi aderisce non può tirarsi indietro..c'è di mezzo l'onore. A proposito faremo il possibile per volare low low cost con Ryan Air con il solitop biglietto a 1 euro (+tasse).
1,2,3...GO!!!!!!

Il vero purista non scrive "pure"

Titolo del sito de La Repubblica: Scuola, passa PURE la riforma delle superiori.
Adesso basta!
Questa non è che la punta dell'iceberg. Ormai il "pure" dilaga come un cancro che sta corrompendo la lingua italiana, cavallo di troia dell'idioma terron-romanesco. Lo si trova persino nei testi di legge.
Gridiamolo tutti insieme: si scrive Scuola, passa ANCHE la riforma delle superiori.
Puttana di una Eva!
Facciamoci sentire! L'osceno "pure" ormai è diventato mainstream e già si iniziano a leggere i primi "stare" in luogo di "essere", trovarsi"...presto ci proveranno anche con "tenere" al posto di "avere".
E' ora di alzare la voce.

Bluto il purista dell'anche

giovedì, ottobre 13, 2005

Two More Years


"...And we cover our lies with handshakes and smiles And we try to remember our alibis We tell lies to our parents, we hide in their rooms We bury our secrets in the garden Of course we could never make this love last I said of course we could never make this love last The only love we know is love for ourselves..."
Sei uno di quelli che se il basso va lineare lineare a 4/4 si emoziona? I cori wave ti rendono vulnerabile? L'entrata della chitarra distorta sull'inciso insieme ad una bella rullata secca ti fa venir voglia di mandare indietro e riascoltare? Ti ricordi ancora della scena postpunk? Potrei andare avanti...mi fermo e consiglio il nuovo singolo dei BLOC PARTY "Two More Years". Non riesco a toglierlo dal lettore!
Julien

lunedì, ottobre 10, 2005

Lapocalisse (Lapo Orso Capo)


ma dico io, dico io,
avreste mai pensato che questo tipetto (l'ultimo a destra, in compagnia di due simpatici bricconi) tutto MBA, New York adopted, geniale trasformatore di una azienda al tracollo, che passa dal 50% del mercato italiano nel 1995 al 27% nel 2005, da produttrice di auto a factory di moda, inventore di una linea esclusiva che unita ai Jeppersssonns ti rende assolutamente IN!...
avreste mai pensato che questo rampollo mondano, si ma con raffinatezza, non bello ma affascinante (e vorrei vedere perlamadonna!) tanto da conquistare la dolce Martina "Star", fresca di una ripassata ad opera del re delle curve prima di Montecchio...
avreste mai pensato che Lapo fosse un pippatore?
naaaaaaaaaaaaaa! naaaaaaaaaa!
ma guardate la faccina, da primo della classe, ingenuo, ultimo ad essere scelto quando dovevano farsi le squadre per la partitina di calcio, quello che andava in parrocchia un giorno si e un giorno si, guardatelo, guardatelo bene.
Secondo voi ha la faccia di uno che pippa? naaaaaaaaaaaa!
Lapo è detto Lapocalisse per la sua irrequietezza e se guardi bene, guarda bene! LAPOCALISSE contiene il suffisso Calisse, evidentemente riferito al suo predecessore CALISSANO. E hoddettotutto (cit. Totò/De Filippo)
E... guarda caso chi ha chiamato la polizia per denunciare il festino? un trans! ...anzi sembra fossero in tre!
naaaaaaaaaaaaaa! naaaaaaaaaaaa! secondo me l'ha fatto perchè era un po' depresso! MMMMMAVVAFFANCULO!
Aprite gli occhi! Sta davvero arrivando l'Apocalisse... quello che è successo NON FA RIDERE, tuttaltro! Auguriamoci che esca indenne da questa disavventura e preghiamo per un mondo migliore. Non ci serve un martire. Ci serve un condottiero. Shit!

Alla scoperta dei vecchi integratori

Vista lo scarso interesse mostrato alla rubrica "Alla scoperta dei vecchi integratori" il nostro appuntamento si cocluderà oggi. Voglio ringraziare Bluto che mi ha sostenuto con i suoi post... Grazie di tutto..
Oggi ci occuperemo dell'amaretto di Saronno, lo so che vi fa schifo però ritengo importante parlare di questa bevanda sempre presente in casa e nel mio borsone da tennis.
Ricordate il match con Vilas? Non solo di coca si trattava ma anche di amaretto..una sensazione di benessere, una forma smagliante non mi facevano male neanche i polpacci, le mutande che stringevano i miei testicoli non potevano costringermi alla resa (dovevo indossarle obbligatoriamente a causa di un contratto lacoste).
Veniamo alla storia di questo integratore, ricordo a tutti che le informazioni mi sono state date dalla "casa madre" nulla è stato inventato.
Tutto ebbe inizio a Saronno alla fine del XV secolo. Nel 1525, il pittore Bernardino Luini (il cugio di Ruini), allievo di Leonardo da Vinci, fu incaricato di abbellire il Santuario dedicato alla Madonna dei Miracoli.
Per dipingere la Madonna scelse come modella una bellissima fanciulla del luogo. La fanciulla volle ringraziarlo donandogli un boccale pieno di un liquore ambrato, fragrante e delicato, ricavato dalla macerazione di mandorle amare in acquavite. Un liquore che i Saronnesi chiamavano "L' Amaretto".
Fu la famiglia Reina a tramandare di generazione in generazione l’antica ricetta del liquore. Agli inizi del secolo scorso Domenico Reina decise di aprire un negozio laboratorio nel centro di Saronno: la "Domenico Reina Coloniali". Ben presto il negozio diventò un vero e proprio crocevia dove la gente passava, degustava e acquistava.
Sull'onda del successo di questa attività artigianale venne fondata la I.L.L.V.A.: Industria Lombarda Liquori, Vini e Affini. Disaronno divenne presto un simbolo del gusto italiano. Che bello...

Vota l'autocrate

Per la rubrica Fashion: le tendenze dello stile contemporaneo, oggi vi proponiamo una rassegna dei look più significativi, di rottura, che hanno fatto scuola o sono destinati a farla. Quante volte vi siete chiesti: chi è che fa veramente tendenza? Gli attori di Hollywood? Noooooo! Quegli insulsi bambolotti fatti con lo stampino...I cantanti rock? Figuriamoci...insignificanti prodotti di agenzie di marketing.
I veri uomini che mo strano la via sono loro: i dittatori. Vediamone qualcuno

Iniziamo dall'Africa nera con questa proposta dell'imperatore dell'Etiopia Bokassa. Stile imperiale, pomposo ma non privo di eleganza


Restiamo in africa per scoprire cosa ci propone il dittatore del Congo Mobutu, già dagli anni '70, quando i nostri genitori indossavano oscene giacche a scacchi con le toppe, un vero precursore dello stile etno-tribale. Lo vedete al centro della foto


Ma se pensate che l'africa abbia sfornato solo abiti tribali date un'occhiata a Idi Amin Dada, il tiranno ugandese. Ci propone uno stile militare con una strizzatina d'occhio al sudamerica ma con quell'abbondanza di medaglie e alamari che ricordano tanto i costumi etnici del suo paese


Andiamo in sudamerica per scoprire uno stile dittatoriale più classico come quello che ci propone il cileno Augusto Pinochet











Stessa scelta per l'argentino Jorge Videla. Qui lo vediamo in tempi recenti senza più l'uniforme. Ma ai Ray Ban non sa proprio rinunciare...


Restiamo in sudamerica per ammirare la classe di un altro uomo trend maker: Hugo Chavez con una mise che riecheggia la bandiera venezuelana














Stile classico ma movenze feline per il russo Boris Eltsin


E la sera...tutti in abito lungo scuro! Come ci insegna l'ayatollah Kathami


Restiamo in asia per scoprire le suggestioni che ci arrivano da questo continente così vario. Casacca con taglio tradizionale e motivi decorativi in abbondanza per il segretario del partico comunista cinese Jang Zemin


Scelta analoga per nordcoreano Kim Jong Il, ma con una strizzata d'occhio alla contaminazione culturale: casacca alla cinese abbinata ad occhialoni scuri alla sudamericana


E finiamo con LUI, lo zelig della tirannia, il David Bowie dell'autocrazia...Muhammar Gheddafi!
Ecco una serie di proposte dell'inimitabile colonnello...dallo stile beduino all'alta uniforme per finire con un dressing down ispirato ad un motivetto fantasia a mezzelune verdi, con un occhio all'islam e l'altro al grunge. Unico!




venerdì, ottobre 07, 2005

DEVENDRA BANHART, “CRIPPLE CROW”. LA MACCHINA DEL TEMPO.


Non so perché, ma ogni volta che vedo Devendra Banhart mi viene in mente Charles Manson (che ho poi scoperto il nostro stima come faro del libero pensiero mondiale, oops..).
Al di là dell’inquietante somiglianza tra i due, è però la sua musica delirante e visionaria, prima e molto più dell’estetica, a far rivivere l’atmosfera della west coast americana della fine degli anni ’60 che ha prodotto il mostro americano per antonomasia.
Il nuovo album “Cripple Crow” amplifica, se mai ve ne fosse bisogno, questa sensazione; una serenità totale, ammorbante e perversa, attraversata a tratti da un’oscura follia sotterranea. E’ lo stesso clima che c’era Woodstock ed ha portato ad Altamont, il medesimo percorso che va dalle canzoni dei Beach Boys alla morte di Sharon Tate nel massacro di Cielo Drive.
Il disco, comunque, è bellissimo e incredibilmente contemporaneo. Consigliato.
Neiljung

giovedì, ottobre 06, 2005

Golpe sulla Cristoforo Colombo! La notte in cui Bluto salvò il paese e la libertà. Una storia di vita vissuta

Alcuni anni fa il nostro impareggiabile redattore Bluto fu protagonista di una vicenda a dir poco inquietante in cui egli seppe dar prova di non poco eroismo, ardimento e sprezzo del pericolo. Abbiamo ricevuto questa incredibile notizia e vogliamo raccontarvela.
Quella sera di inizio estate Bluto, insieme alla fidanzata di allora, era stato ad una festa in zona Eur. Si erano molto divertiti ed all'alba si rimisero in motorino per tornarsene a casa, percorrendo appunto la lunga via cristoforo colombo. I due versavano in condizioni di visibile alterazione a causa dell'abuso di bevande alcooliche ma, nonostante questo, il viaggio preocedeva sereno senza alcun intoppo. Quando all'improvviso notarono qualcosa di molto strano: sulla strada erano incolonnate molte decine di tank e di altri mezzi blindati di tutte le forze armate, stavano fermi con il muso rivolto verso il centro e decine di soldati armeggiavano intorno ai mezzi con lo schioppo in mano.
La fidanzata di Bluto era molto spaventata ma Bluto, freddo e rassicurante, seppe rincuorarla facendole capire che lui è uno che sa il fatto suo: cara...è evidente che è in corso un tentativo di eversione dell'ordine democratico. Dobbiamo assolutamente correre a dare l'allarme. Il futuro del paese e la libertà di milioni di cittadini sono nelle nostre mani. Poi le prese affettuosamente la mano e le sussurrò: vedrai...non glielo permetterò...viva l'Italia!
Arrivarono a casa, sgommando con lo scarabeo come pazzi e subito Bluto si avventò sul cellulare per avvertire tutti gli amici: ragazzi, c'è il colpo di Stato, mi raccomando non dormite in casa, è meglio passare la notte fuori. Questo era ciò che voleva dire loro ma, essendo l'alba, avevano tutti il cellulare spento.
se ne andarono a dormire sgomenti, decisi ad abbandonare al più presto Roma all'indomani.
La mattina successiva mentre iniziavano a fare i bagagli per fuggire ed organizzare la resistenza democratica, iniziarono a piovere messaggi sul cellulare di Bluto, tutti più o meno dello stesso tenore: mi è comparsa adesso la tua chiamata. Che cazzo volevi stanotte alle cinque e mezza? Sei il solito alcolizzato.
Bluto subito rispose di lasciare la città perchè c'era il golpe.
E loro sempre all'unisono: vedi che sei un alcolizzato?
E lui: no ragazzi, guardate che è vero. Ho visto i blindati, i carri armati...la libertà è in pericolo.
E loro: deficiente, oggi è il due giugno, c'è la parata militare con il presidente della repubblica.

Quando la patria chiama Bluto risponde: presente!



Abbiamo notato che ci sono alcuni tristi figuri che di tanto in tanto cercano di buttarla in politica con demenziali accenni a insurrezioni popolari ed altre nefandezze assortite. Altri invece aderiscono lodevolmente alla necessità di un radicale sovvertimento delle ormai desuete ed insulse istituzioni democratiche ma propugnano l'impiego del ballo latino americano, sulla cui efficacia come instrumentum regni ci permettiamo di avanzare più di una perplessità.
A tutti costoro rispondiamo che qui c'è poco da dibattere. La posizione politica tollerata su questo blog è una ed una soltanto: quella impersonata dal colonnello Tejero che vedete ritratto nella foto mentre occupa le Cortes di Spagna indossando il tradizionale copricapo dei toreri a voler significare l'adesione alla secolare cultura del suo paese.
L'iniziativa purtroppo fallì a causa di un inopinato intervento televisivo del re Juan Carlos, che se si stava zitto era meglio, che si rivolse alla nazione (e Tejero invece a chi si rivolgeva? A suo zio?). L'eroico Tejero si beccò l'ergastolo insieme all'ideatore dell'iniziativa, il generale Armada, che si chiamava proprio così, non è un personaggio di Alan Ford (quello è il generale War). Ma gli ideali da loro difesi rimangono ben vivi nel nostro ricordo.

Olè

martedì, ottobre 04, 2005

455 455 oppure 793 793


la nuova coppia dei numeri telefonici
chiama il 455 455 oppure il 793 793
serata da SBALLO!!!

domenica, ottobre 02, 2005

Proverbi e modi di dire...

s.m. Calissano
"E' SUCCESSO UN CALISSANO"
si dice di festino a base di cocaina e danceuses brasiliane che improvvisamente sfugge di mano culminando in un epilogo tragico