mercoledì, febbraio 23, 2011

Il ritorno di Vota l'Autocrate

In un momento di gravità inaudita riapriamo la redazione in via del tutto eccezionale. Non tanto per sostenere il colonnello Gheddafi che non ne ha bisogno, anche perché nutriamo il fondato sospetto di una colossale montatura. E’ molto probabile che le scene che ci vengono spacciate per rivolta a Tripoli e Bengasi siano opera di servizi stranieri: si tratterebbe di ambulanti del kebab di Brooklyn, pagati come figuranti per recitare la parte degli insorti nel parcheggio di un centro commerciale del Minnesota. Probabilmente lo stesso usato a suo tempo per inscenare lo sbarco sulla luna coi crateri disegnati, l’astronave di cartapesta e il mappamondo con la lampadina dentro, come tempestivamente rivelato dallo scoop della Pravda.
Volevamo semmai farvi riflettere su alcuni aspetti innegabili delle rivolte in nord africa.

Chi è questo cretino? Vi chiederete voi. Uno dei sopranos? No. Un parlamentare di noi sud? No. E’ il presunto tirannello tunisino Ben Ali. Sloggiato a zampate nel culo.

E quest’altro perfetto coglione? Sì, è proprio Mubarak…non è un ragioniere in pensione. Oh, ma proprio fissati con giacca e cravatta questi qua. Inutile. Abbiamo predicato tanto ma questi non hanno capito niente. Hai voglia a reprimere, fucilare e seminare il panico se poi ti vesti come un assessore della provincia di Salerno. Ma ci vuole tanto? Smammato anche lui.

Questo deficiente, invece, è Boutlefika, l’autocrate algerino. Un dittatore col riporto. Ma si può? Ma noi gli articoli cosa li scriviamo a fare? Ma prenditi un consulente per l’immagine dittatoriale, per la puttana! Sembri Dan Peterson coi baffi…
Volete vedere come si fa? Beh, il modello è sempre lo stesso che indichiamo inascoltati da anni…

Non c’è niente da fare, ragazzi…scelta azzeccata anche stavolta! Per un occasione solenne nessuna concessione alle stravaganze e look tirannico classico ma riadattato alle caratteristiche della sua terra. Turbante color sabbia che richiama il deserto e ovviamente…rayban a specchio…si commenta da solo. Una lezione di stile anche nelle circostanze più drammatiche.