sabato, settembre 24, 2005

fausto giorno a tutti

Non potete immaginare la dolcezza di addormentarsi, dopo tempo, di nuovo tra le braccia di un uomo e di ritrovarlo lì al mattino davanti alla mia tazza calda di the.. La sua voce che vaga, indulgente accarezza, cullando i miei ultimi pensieri confusi. Quella stessa che accoglie lenta e pacata i miei movimenti torpidi che via via si fanno più frettolosi e precisi scrollandosi pian piano gli ultimi baci della notte. E trasognata respiro il suo odore, quello della sua cravatta, dal nodo largo un po’ negligente.. posata già come ieri sulla camicia di un beige morbido.. avvolta un deciso marrone bruciato solcato ed intenerito di sottili quadri azzurrini … il pantalone accordato, ma in più tenue sfumatura e le calze di un beige più spento, severo, verdognolo. Non è facile lasciarlo, correre oltre … e cominciare a mettere a fuoco le immagini inquiete che lo affiancano interloquendo sgarbatamente, troppo inadeguate per non stonare.. Le stitiche e soffocanti cravatte annodate strette, sulle camicie incolori.. e le giacche di un blu monotono, ripetitivo che sbattono sul volto bilioso.. che noia, lasciatemelo ancora un po’..
Ma tu, dopo avere sedotto le mie illusioni, tu che sei padre della mia amata sinistra radicale, come ci sei finito a pavoneggiare al centro del governativo salotto di Vespa? Perché troneggiando nella tua giacca preferita hai derubato il vile linguaggio berlusconiano e del peggior leghista narrando incauto certezza di vittoria. E’ già Vespa ti rimira per adulare anche te nella sua lungimirante e scaltra veggenza. E ti faranno vincere magari i cattolici illuminati, commossi dalla perdita della tua verginità atea.. Roma val bene una messa.. Mah.. e dopo poche ore, alle prime luci, sei ancora lì a misurarti con altre piaggerie… sulla Sette, stessi vestiti, stesso cipiglio persuasivo, trascinante..E li pure Alemanno, un po’ stordito dalle vicende siniscaltre e faziose dei suoi compari, ma anche lui efficace, diretto, matematico.. nelle sue spalle strette, nei suoi torbidi e ravvicinati occhi, appesi sulla sua faccia accartocciata.. Nulla può, e tu lo sai, con la tua fronte, ampia, con i tuoi occhi accesi e pacati ad un tempo, con le tue languide rughe che circondano le parole che a tratti ancora mi sanno risuonare, non di bieca alternanza ma di chiara, pura, umanistica controtendenza…
Questa notte dovevo stropicciarti di più amore mio..
Ancora Zitti

6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

ma che madonna c'è scritto?

16:30  
Anonymous Anonimo said...

boh, manca i enelsò....

18:29  
Anonymous Anonimo said...

Ma come cosa c'è scritto? Ma siete deficienti? E' chiarissimo! cravatta col nodo largo...vestito marrone bruciato...calze beige...è evidente che è andata a letto con Vittorio Feltri. Complimenti, bell'uomo. Affascina molto anche me,

Bluto

11:16  
Anonymous Anonimo said...

Era molto bella l'imitazione che Guzzanti faceva di Bertinotti "se il PIL cresce al 2%, l'inflazione al 1,3 e l'occupazione ha un trend negativo..." della serie: il contenuto dei discorsi di Bertinotti sembra volutamente contorto, anzi non lo sa neanche lui che cazzo dice. Si potrebbe pensare che punti tutto sull'R moscia e la cravatta con nodo largo ... di mandarlo a lavorare non ne vogliamo parlare per la puttana!!!

15:11  
Anonymous Anonimo said...

ma secondo te quella lì è andata a letto con Bertinotti? nudo con il portaocchiali al collo? eh? e poi lui la baciava, ma lei quanti anni ha? almeno 50, almeno... oppure è giovane ma è political-orgazm! mah!

16:50  
Anonymous Anonimo said...

la storia è più triste di quanto abbiate intuito.. Feltri purtroppo non mi fa sesso.. peccato!

21:06  

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